Tracce
poetiche - (1998) – Mario Stefani - Poeta
E’ difficile
dire la cosa giusta e fermarsi! Infatti vedendo i quadri di Beccegato, è
quasi impossibile fermarsi, tale è il fascino che ispirano le sue opere. Le sue
figure sono ricche di volumi, sembrano sculture, e sono tutte tendenzialmente
monocromatiche, anche per questo sembrano statue monolitiche, piene di forza e
di una recondita attesa metafisica. Tutti abbiamo e degli ascendenti, e
Beccegato non nega l’ammirazione che ha per il Picasso di un certo periodo. Si
alternano sapientemente i grigi freddi alle tonalità calde del marron,
risultando positivo il contrasto dei due colori. I soggetti sembrano immersi in
uno spazio atemporale che aumenta il loro fascino e il loro indubbio mistero.
Beccegato ci vuole suggerire qualcosa, ci vuole parlare, vuole lanciare un
messaggio. Forse egli sottolinea l’enigma della vita, il suo grande mistero, il
suo non soluto perché. Infatti non bisogna lasciarci ingannare dall’apparenza
dei suoi quadri; egli ha una notevole preparazione culturale e filosofica. Sa
ridare dignità all’uomo e al suo dramma, e qui forse, vedendo le sue tele, i
suoi dipinti, non avrebbe ragione Isaac Singer che afferma che l’uomo è l’errore
di Dio. L’uomo di Beccegato ha una sua forza una sua consapevolezza. Una pacata
saggezza hanno i volti, che, pensosi
sembrano meditare nel silenzio, della vita e della morte. Beccegato ci
parla di tensioni emotive, che egli stesso prova in sé, e le esprime con grande
convinzione e contraddice ciò che afferma Oscar Wilde: “la vita è una cosa
troppo importante perché si possa parlarne sul serio”. Forse Wilde non avrebbe
scritto ciò se avesse visto i quadri di Beccegato. E’ un pittore, che ti accompagna
anche dopo aver visto le sue opere, perché ci fa meditare, ci apre nuovi mondi
speculativi, nuovi scorci mentali, non è
un pittore finito con il quadro, non è statico, ci fa riflettere a lungo
nel silenzio delle calli veneziane, nel brivido che dà l’esistente e che pare
suggerirci nell’inconscio questo autore così originale da essere sé stesso!